
Usa lo pseudonimo PLG. Viaggia molto in tutto il mondo per essere presente alle sue mostre o a meeting d’arte. Ma si rifugia per lunghi periodi, soprattutto nel periodo estivo, in un’ isola del Mare del Nord, dove si dedica alla ricerca e riutilizzo di materiali recuperati dall’acqua con cui crea alcune sue opere.
Anche le sue Postcard con cui partecipa attivamente al network della mail-art risentono di questo riutilizzo di materiali comunemente gettati. Ne risultano opere polimateriche essenziali, parti di un insieme in movimento come il mare.
Ama definire il suo operare No mad Art, giocando sul doppio senso della parola in inglese, Arte Nomade ma anche Non pazza.
E’ presente al Virtual Museum 3 dove ha in esposizione un’ opera composta da 12 postcard appese su struttura flessibile d’acciaio che può essere modificata a secondo dello spazio dove viene posizionata.
E’ entrato nel network della Mail Art negli anni 80.

L’aspetto è quello di un uomo medioevale ma più lo si conosce più si resta colpiti dall’aspetto ludico conviviale che esprime nelle varie occasioni d’incontro. Così non si può non diventare amici di PLG, Pietro il Grosso ma anche il Grande. Il contatto con la natura è importante per Friesländer, viaggiatore in bicicletta e a piedi ci ricorda uomini e itinerari del sapere antico. Ma il suo concetto di mondo è essere nel mondo, vivere il mondo attraverso i ritmi della natura così difficili da imbrigliare. Così il vivere per periodi in piccole isole non è un fuggire ma è un ritrovarsi in dimensioni che ci fanno capire i limiti della giungla di cemento.
Giancarlo Da Lio


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