Shozo Shimamoto

Nato ad Osaka in Giappone, Shozo Shimamoto è un’autorevole esponente del Gruppo Gutai, formato nel 1954 nella regione del Kansai insieme ad altre figure note come YOSHIHARA Jiro, KANAYAMA Akira, MURAKAMI Saburo, SHIRAGA Kazuo: le attività del gruppo hanno anticipato i grandi cambiamenti dell’arte occidentale dei primi anni sessanta. Nel 1957 il gruppo Gutai ideò il “Gutai Stage Exhibition”: per la prima volta nella storia fu utilizzato un palcoscenico come spazio artistico nel quale Shimamoto metteva assieme lo sparo dei colori con un cannone da lui appositamente inventato e un sottofondo sonoro. Shimamoto ebbe anche un interesse per i lavori audio che anticiparono i lavori Fluxus di John Cage. Alcuni di questi lavori appartengono alla collezione del Centro Pompidou di Parigi e al Museo di Città di Ashiya.Nel 1993 viene inviato alla Biennale di Venezia con il Gruppo Gutai.Nel 1994, durante l’esibizione “l’Arte giapponese dopo il 1945: il Grido Contro il Cielo” tenuta al Museo Guggenheim in New York, il curatore Alexandra MONROE scopre che i “buchi” di Shimamoto sono del 1950 (sulla polemica Shimamoto-Fontana cfr. il sito della Tate Gallery): da quel momento il mondo dell’arte negli Stati Uniti inizia a cambiare atteggiamento nei confronti di Shimamoto inserendo il suo nome in varie enciclopedie e manuali di storia dell’arte (appare a p. 1167 del libro di testo dell’università americana “La Storia dell’Arte”, Strokstad, Marilyn; Harry Abrams, N.Y., 1995; nell’Enciclopedia Britannica e nella Larousse).

Nel febbraio 1998, i lavori da 150 artisti che hanno caratterizzato l’arte mondiale del ventesimo secolo, sono esposti al Museo di Los Angeles di Arte Contemporanea (MOCA) per tre mesi, proseguendo poi alla volta di Vienna, Barcellona e al Museo di Tokyo di Arte Contemporanea. Shimamoto è tra gli artisti invitati. Le sue opere erano posizionate accanto a quelle di Jackson POLLOCK e Lucio FONTANA; sul lato opposto della stanza, c’era un’opera di John Cage. Nel 1999 partecipa alla 48a Biennale di Venezia con Yoko Ono.Nel 2003 partecipa alla 50a Biennale di Venezia nel progetto “Brain Academy Apartment”Opere di Shimamoto si trovano, tra le tante, nella collezione della Tate Gallery, del Centre Pompidou, della Galleria di arte moderna di Roma, oltre a essere presenti in quasi tutti i musei giapponesi. Muore in Giappone il 25 gennaio 2013 all’età di 85 anni.